Se non puoi andare a letto con Edward, allora prova con Arduino, per un riposo … tranquillo…

Dormiamo male? è colpa del materasso, no forse serve una tisana, ma no è meglio una compressa di melatonina, per non parlare del sonnifero o altro, ogniuno di noi ha una sua idea, ma nessuno fa accenni alla CO2.

In un precedente post accennai alle “Crassulacee” da tenere in ambienti chiusi per migliorare la qualita dell’aria.

Ma quando la qualità dell’aria può condizionare il mio riposo? E come posso verificare la qualità dell’aria?

La percentuale di CO2 alla quale siamo abituati da almeno 6 milioni di anni è pari allo 0,03 ppm (parti per milione).

Se questo parametro si modifica e ultimamente ciò stà accadendo verso un incremento con conseguente accelerazione dell’effetto serra, possiamo manifestare disturbi quali ad esempio un cattivo riposo notturno.

Riuscendo a verificare la qualità dell’aria, nel nostro piccolo, possiamo predisporre azioni atte a rendere il nostro ambiente notturno più idoneo ad un sonno tranquillo: come?

Con una manciata di EURO puoi costruire un rilevatore di CO2 e misurare l’idoneità degli ambienti nei quali vivi e magari scoprire che la tua camera da letto necessita di una migliore aereazione per portare la CO2 a livelli che non creino problemi durante il sonno.

I componenti:

Sistema Arduino Uno

Display lcd 16X2

Sensore CO2 (es. MG811)

Poche istruzioni di un programma il linguaggio “C”

Tutti materiali reperibili su internet per un impegno max di circa 30 €

IMG_5930Il sensore funzione attreverso il riscaldamento dei suoi cimonenti ed in tal senso, il pieno funzionamento si avrà dopo c.a. 5-10 minuti dalla sua accensione.

La strumentazione autocostruita non ha la pretesa di una precisione ingegneristica, tuttavia basterà verificare le differenze tra i valori forniti prima di coricarsi e la mattina appena svegli e confrontarli con i valori riscontrabili all’aria aperta. Se volete una ferifica immediata del funzionamento del rilevatore, stappate una bottiglia gasata vicino al sensore e noterete come i “ppm” sembreranno come impazziti.

La lettura è di tipo parametrica, cioè, ponete lo strumento .all’aria aperta, lontano da fonti di CO2 (auto, camini, ecc) e vedete dopo 10 minuti quanto segna, poi verificate di quanto si discostano i valori prima di coricarsi ed al risveglio (tenere lo strunento acceso per 10 minuti per far scaldare il sensore di CO2). Se al risveglio misurate una CO2 (ppm = parti per milione) nei limiti del + 20% rispetto al dato di partenza (aria aperta), ci possiamo stare, ma con valori superiori meglio prevedere un sistema di ventilazione notturna della camera.

Tenete conto che nel pieno del traffico in una galleria, rispetto all’aria aperta, le ppm si raddoppiano.

Dettagli su dove acquistare il kit per la realizzazione del rilevatore e per avere copia dello sketch (programma) od altro, invia un email od un commento.

Ciao!