Controlli di base per le nostre piante

Le piante non parlano e quindi, quando a volte ci evidenziano un disagio, potrebbe essere troppo tardi.

Allora, tanto per iniziare, con un semplice strumento, si possono tenere sotto controllo quei parametri minimali necessari alla pianta per sopravvivere o, meglio, per crescere in piena salute.

Ph (acidità del terreno), quantità di luce incidente e umidità (ma volendo anche indirettamente sali minerali disponibili), sono da considerarsi i parametri essenziali da monitorare per una corretta crescita delle piante….

La curiosità viene sempre premiata, godetevi questo breve divertente filmato:

http://www.youtube.com/watch?v=0rH2T72ADws&feature=youtu.be

L’acqua ha diverse funzioni nella pianta: sostegno, trasporto sali minerali, entra nela funzione clorofilliana, ecc.

Il trasporto di sali minerali dalle radici alle foglie (la vera farm) avviene grazie all’acqua secondo il seguente meccanismo:

dalle foglie, attraverso gli stomi (piccole aperture intracellulari delle foglie), a causa della diversa concentrazione di umidità tra foglia ed ambiente esterno, fuoriesce vapore acqueo. L’umidità della pianta viene quindi mantenuta grazie alle radici che attingono acqua dal terreno. L’acqua nel suo cammino trasporta anche i sali minerali, necessari alla formazione delle sostanze organiche per la crescita della pianta, sali che terminano il loro cammino nelle foglie, mentre parte dell’acqua, sotto forma di umitidà, fuoriesce dagli stomi.


Primo inciso: per la dissoluzione dei sali minerali nell’acqua e per il loro trasporto nella pianta (attraverso il floema) occorre che il terreno abbia un Ph idoneo per  ciascuna specie di vegetali.

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I sali minerali, insieme alla fuizione clorofilliana, garantiscono la formazione di tutti quei composti organici di base quali carboidrati, aminoacidi e lipidi che poi verranno successivamente trasformati e/o inglobati in strutture più complesse.

Un piccolo cenno alla funzione di base: la clorofilliana per comprenderne la sua ESSENZIALITA’ con tutti i vantaggi che ne derivano (sinteticamente descritta sul mio fotoblog – liste – appunti fisiologia vegetale).

La funzione clorofilliana si sviluppa in numerosi passaggi che sinteticamente possiamo riassumere in questa reazione:

CO2 (catturata dall’aria attraverso gli stomi) + H20 (acqua proveniente dalle radici) = C6H12O6 (carboidrati)+ O2

ma per far tornare i conti vediamo meglio le proporzioni:

6* CO2 + 6*H2O = 1* C6H12HO6 + 6O2

Da notare che l’ossigeno che si libera è quello della CO2 e non dell’acqua (verifica attraverso isotopi radioattivi).

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Da ultimo vediamo la luce.

Informiamoci sull’habitat ideale della pianta che vogliamo curare o magari ci possiamo arrivare da soli: es. piante grasse (Cicas) possono stare da sole e rivolte alla luce ditretta; le Orchidee, visto che per la loro sussistenza si devono appoggiare ad altre piante, nella maggior parte dei casi gradiscono ambienti misti (luce diretta solo nelle prime ore della mattina. Le piante con foglia carnosa (Es. Ficus) di solito vedono il loro habitat migliore nei sottoboschi (luce indiretta), mentre piante con foglie larghe e fini (es. Basilico) sopportano poco il sole nelle ore di punta (in caso contrario dovremmo  rifprnirle di acqua frequentemente).

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Lo strumento riportato nelle foto misura: luce, Ph ed umidità del terreno. Quanto basta per iniziare, non necessita di batteria perchè utilizza lo stesso misuratore dell’intensità di luce per misurare gli altri due parametri.

Costa quanto una pianta, ma può aiutarci a dover spendere soldi per acquistare nuove piante secccatesi per troppa luce, ph errato o difetti di umidità.

E’ reperibile su EBAY al seguente indirizzo:

http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&item=271268114061

Controlli di base per le nostre pianteultima modifica: 2013-09-01T08:17:00+02:00da roberto2109
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