Con il termine favismo viene indicata la carenza genetica di G6PD (enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi)
Nel corso dei processi metabolici vengono prodotte molecole “ossidanti” ad elevata tossicità come l’H2O2 (acqua ossigenata).
Il G6PD ha la funzione di contribuire alla neutralizzazione dei radicali liberi che, in condizioni di stress, possono creare gravi ed irreversibili problemi.
Ma con l’invecchiamento….?
La DIVICINA è una molecola che, nel corso dei processi metabolici, stimola una significativa produzione di H2O2, molecola ossidante che come conseguenza accelera lo sviluppo di “radicali liberi”.
La presenza dell’enzima G6PD, contrasta significativamente tale sviluppo, riducendo la “libera circolazione” dei radicai liberi.
Tralasciando le gravi conseguenze dovute alla carenza genetica della produzione dell’enzima G6DP, controllando l’apporto di DIVICINA (presente nelle fave crude) e molecole similari (presenti in molti farmaci – wikipedia), possiamo migliorare l’efficacia del G6PD nel ridurre la “libera circolazione” dei radicai liberi.
In altre parole: se devo utilizzare le personali difese (G6DP) per annullare l’abnorme formazione di H2O2 (DIVICINA), rischio di non avere più armi pronte contro i radicali liberi che comunque si formano nel corso dei normali processi metabolici, indipendentemente dall’appporto di DIVICINA.
Meglio avere G6DP sempre pronto a ridurre i radicali liberi e mai in condizioni di “stress“, condizione alla quale si rischia di andare in contro con un significativo apporto di DIVICINA (favcrude, farmaci specifici), quindi:
meno fave crude = minore formazione di radicali liberi = rallentamento invecchiamento cellulare