CICLIDI E CIPRINIDI due interessanti storie evolutive e comportamentali ed un primo approccio di analisi GENETICA

  CICLIDI

La famiglia dei Ciclidi (Cichlidae) comprende  c.a. 1700 specie di pesci d’acqua dolce. Questi pesci sono conosciuti e studiati prevalentemente in ambito acquariofilo e scientifico, ma sono anche fonte primaria di cibo per le popolazioni che abitano le aree fluviali e lacustri popolate dai ciclidi.

Distribuzione:  diffusi principalmente in tutta l’Africa, nella parte mediterranea del Medio Oriente, nel continente americano dalTexas all’Argentina, Cile escluso. Un genere è stato localizzato in India.

L’evoluzione dei Ciclidi si data nel Cretaceo, tra 140 e 65 milioni di anni fa, quando Africa e Sud America erano ancora unite nel grande continente settentrionale chiamato Gondwana, anche se le testimonianze fossili rintracciate risalgono solo agli ultimi 30 milioni di anni.
La classificazione è quindi piuttosto dettata da caratteristiche anatomiche comuni, che i pesci di questa famiglia mantengono come retaggio di antenati lontani.

Anatomia : Una prima caratteristica è la conformazione della faringe, composta da un unico osso faringeo inferiore (anziché le canoniche due), che accomuna i Ciclidi alla maggior parte dei pesci d’acqua dolce e a poche famiglie d’acqua salata, a cui questa famiglia è evolutivamente prossima.
Questa conformazione ha modificato l’intera bocca, creando delle seconde mandibole, chiamate appunto mandibole faringee: si hanno così due ossa faringee superiori, denti robusti sull’osso faringeo inferiore e una disposizione dei muscoli della masticazione complessi e differenti, che permettono ai Ciclidi l’estroflessione della bocca e la possibilità di muovere internamente le doppie mandibole per masticare il cibo, spesso troppo grande per un unico boccone, onnivori, quindi spaziano da alghe filamentose a piccoli crostacei   e pesci più piccoli. Sulla testa presentano un paio di narici che non hanno funzione respiratoria ma olfattiva, essendo collegate a recettori particolari. Alcuni generi presentano inoltre la linea laterale divisa in due parti. Altra peculiarità, esclusiva dei Ciclidi, è l’orientamento verso sinistra del duodeno, che tutte le altre famiglie di pesci presentano orientato a destra. Non ci sono prove che comporti benefici alla vita di questi pesci, si ritiene sia semplicemente un’eredità del progenitore comune.

La differenziazione più inusuale è localizzata nell’orecchio interno: come tutti i pesci presentano sì l’otolite, un cristallo diaragonite immerso nel liquido linfatico che muovendosi permette il mantenimento dell’equilibrio, però questo presenta un profondo solco chiamato Pseudocollicolo anterocaudale la cui funzione ancora non è stata accertata.

Etologia: i Ciclidi mostrano un comportamento territoriale, più spiccato nei maschi e nel periodo dell’accoppiamento. In alcune specie i maschi cambiano addirittura colore della livrea per apparire più grandi, minacciosi o per impressionare le femmine. Praticamente tutte le specie tendono a scavare buchi nella ghiaia o nella sabbia, chi per costruire un nido, chi per alimentazione o segnalare il territorio.

Cure parentali : Tutti i ciclidi mostrano di avere cure parentali per le uova e gli avannotti, che in alcune specie si protraggono anche per alcuni mesi, quando i piccoli sono ormai indipendenti. Vi sono casi di cure parentali comuni, dove più coppie monogame partecipano alla cura delle nidiate, unite in un solo gruppo di avannotti: è il caso Etroplus suratensis. In alcuni casi tutta la comunità, compresi i fratelli più grandi, partecipano alla protezione delle ultime nidiate. Molti ciclidi, ( alcune specie di Etroplus ecc.), nutrono i loro piccoli attraverso una particolare secrezione prodotta da particolari ghiandole della mucosa.

Vi sono specie che depongono le uova all’aperto (sul fondo o su superfici diverse come piante acquatiche, sassi, legni sommersi), altre che si riproducono in tane nascoste e ciclidi che covano le uova in bocca (“incubatori orali”): questi ultimi sono suddivisi tra quelli che covano soltanto le uova in bocca e quelli che proteggono gli avannotti in bocca. Dalla deposizione e per alcuni alcuni giorni i piccoli rimangono nascosti nel nido: i genitori provvedono a procurare loro il cibo, permettendo poi nei giorni successivi ad affacciarsi dalla tana e acquistare confidenza con l’ambiente esterno. Entrambi i genitori montano costantemente la guardia alla prole, mentre il maschio allontana anche eventuali intrusi. Alcune specie di ciclidi invece di covare le uova in bocca le depongono normalmente in una tana o su una superficie all’aperto ma proteggono gli avannotti in bocca in caso di pericolo. Questo metodo riproduttivo sembra si sia evoluto in modo indipendente in diversi gruppi tassonomici di ciclidi.

Alcuni generi ( Midas ) praticano il rapimento e l’adozione di avannotti di altre coppie o addirittura di altre specie. Capita così di osservare lotte tra maschi per rapire o riprendersi gli avannotti. Una volta inseriti nel gruppo dei propri piccoli, entrambi i genitori praticano le cure parentali come se fossero la propria progenie, senza distinzioni. Questo apparente senso di genitore non deve però ingannare: è stato ipotizzato da studi etologici che il motivo reale di questi rapimenti è mantenere un numero di piccoli adeguato in modo da mantenere una percentuale di vita dei propri piccoli abbastanza alta. Se una coppia viene privata di un gran numero di piccoli da un predatore, cercherà di rapire avannotti da altre coppie o specie fino a quando non tornerà ad avere un numero di piccoli adeguato in modo da poter garantire più sopravvivenza alla propria progenie: infatti, in caso di predazione, verranno uccisi anche piccoli non geneticamente figli.  Alcune specie come Pterophyllum scalare praticano la monogamia per alcuni cicli produttivi (1-3), per poi rompere il legame e cercare altri partner. I Ciclidi si nutrono principalmente di avannotti, insetti, larve di insetti, molluschi e vermi, e pesci più piccoli (soprattutto le grosse specie, come Astronotus ocellatus). Occupando molte volte una posizione di superpredatori nella piramide alimentare del loro biotopo, i Ciclidi sono però predati normalmente da molti altri pesci durante l’infanzia. Una volta diventati adulti però, la maggior parte dei Ciclidi sono troppo grossi o aggressivi per diventare prede; ciò non impedisce però ad altri animali di cibarsene, costituendo una ghiotta fonte di cibo. Nell’ambiente acquatico sudamericano, i predatori principali dei Ciclidi sono: caimani, anaconda, falchi, giaguari e soprattutto lontre; in quello africano i grossi  vengono catturati da uomini, pellicani e coccodrilli mentre i nani devono guardarsi anche da lontre, uccelli pescatori e altri pesci predatori.

Sono particolarmente diffusi soprattutto nell’Africa orientale (i grandi laghi oltre a numerosi fiumi), laghi estesi quanto la pianura padana e profondi con salinitàe durezza dell’acqua tutte particolari, immensi serbatoi dibiodiversità, che hanno portato queste specie ad assumere caratteristiche evolutive diverse a volte nel comportamento o addirittura nell’aspetto fisico e nella colorazione.

 Maschio_di_Cichlasoma_meeki

 CIPRINIDI

Il Cyprinidae sono una grande famiglia di pesci d’acqua dolce, comprese le carpe , le barbe ecc. E ‘la più grande famiglia di pesci e la più grande famiglia di animali vertebrati in generale, con oltre 2.400 speciein circa 220 generi . La famiglia appartiene all’ordine Cypriniformes , di cui generi e specie i ciprinidi costituiscono due terzi. Il nome della famiglia deriva dal greco antico Kyprinos (κυπρῖνος, “carpe”).  Ciprinidi sono pesci stomachless con mascelle sdentate. Anche così, il cibo può essere efficacemente masticata dai branchiospine dell’ultimo arco branchiale specializzato. Questi denti faringei permettono il pesce per fare movimenti masticatori contro una piastra masticare formato da un processo osseo del cranio. I denti faringei sono specie-specifici e sono utilizzati dagli specialisti per determinare le specie. Forti denti faringei consentono pesci come la carpa comune di mangiare esche dure come le lumache e bivalvi.

Udito è un senso ben sviluppato, dal momento che i ciprinidi hanno l’ organo weberiano, tre processi vertebrali specializzati che trasferiscono le vibrazioni della vescica all’orecchio interno. Struttura usata per rilevare i cambiamenti di profondità. I ciprinidi sono physostomes perché il condotto pneumatico viene mantenuto in stadi adulti e il pesce è in grado di inghiottire aria per riempire la vescica di gas oppure possono usare il gas in eccesso dall’intestino.

Il pesce in questa famiglia sono nativi per il Nord America , l’Africa e l’Eurasia. Il più grande ciprinide in questa famiglia è il barbo gigante (Catlocarpio siamensis), che può crescere fino a 3 m (9,8 ft). La più grande specie del Nord America è il pikeminnow Colorado (Ptychocheilus lucius), di cui sono stati registrati gli individui fino a 6 piedi (1,8 m) di lunghezza e un peso di oltre 100 libbre (45 kg). Al contrario, molte specie sono più piccoli di 5 cm (2.0 in). Tutti i pesci di questa famiglia depongono molte uova come strategia riproduttiva,   in quanto per la maggior parte non fanno la guardia alle uova; tuttavia, poche specie costruiscono nidi e / o guardia le uova. I ciprinidi Bitterling-like(Acheilognathinae) sono notevoli per depositare le loro uova in bivalvimolluschi, dove il giovane crescerà fino in grado di badare a se stessi.

La maggior parte dei ciprinidi nutrono principalmente di invertebrati e vegetazione, probabilmente a causa della mancanza di denti e lo stomaco, ma alcune specie,  mangiano piccoli pesci quando raggiungono una certa dimensione. Anche piccole specie, come la alborelle , mangiano le larve della rana comune in allevamento.

Alcuni pesci, come la carpa erbivora , sono specializzati nel mangiare vegetazione ; mentre altri, come la carpa nera , specializzati in lumache, e alcuni, come la carpa argentata , sono filtratori specializzati. No cure parentali, cannibalismo avannotti. Numerosi ciprinidi sono diventati importanti nel acquario come il  famoso il pesce rosso , che è stato allevato in Cinadalla carpa di Prussia (Carassius gibelio (auratus)), in Europa intorno 1728. La tinca (Tinca tinca) è di affiliazioni poco chiare e spesso collocato in una sottofamiglia a sé stante. Una cladistica analisi di sequenza del DNA (S7 proteina ribosomiale introne 1) evidenzierebbe che è abbastanza distinta da costituire una sottofamiglia monotypic. Suggerisce inoltre potrebbe essere più vicino al piccolo orientale Aphyocypris , Hemigrammocypris , e Yaoshanicus . La divergenza dovrebbe essere più o meno o meno allo stesso tempo da ciprinidi di centro-orientale dell’Asia, forse a causa della orogenesi Alpi che ha cambiato notevolmente la topografia di quella regione alla fine del Paleogene .

260px-Cyprinus_carpio

BAR CODE ANALYSIS CICHLIDAE e POMACENTRIDAE

CICHLIDAE

A) Etroplus suratensis : acque salmastre India

Ordine Perciformes
Famigli Cichlidae
Genere Etroplus
Specie E. suratensis

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/nuccore/58199174?report=fasta

>gi|58199174|gb|AY662817.1| Etroplus suratensisACGAAGAAAARAGTCTTTGAGAATGACKCAKTAACATTCTATGCTSAGGTATTTGSCCTGCCTTCCCCTGAGGTGAAGTGGTTCTGCMACAAAACCCAACTGGTGGCAGATGACAGAGTTACAATAGAGCGAGATGGTGATAGTATCTMACTCAAAATTCACAGTGTCACTAAAGCTGRCCAGGGAGAGTMTATCTGTGAGSCTGTGAACTATGTTGGARAAGCCAGAAGTGKTGCTCTGGTGGTAGTTGTATCACAGGAAGTGAGATTTATGCCTGCTCCACCTGCTGTCACTCATCAGCATGTGATGGAGTTTGATGTGGAAGAAGATGACTCTTCTCGTTCGCCATCTCCTCAAGAGATTTTGCTTGAAGTAGAGCTGGATGAAAGTGAAGTCAAAGAATTTGAGAAACAGGTGAAGATCATCACTATACCTGAGTACACAGCTGACAGCACGAGTATGATCATATCTTTGGCTGTGTTACCGAGTGTTTATGAGGAGGGTG
B) Paretroplus kineri: acque dolci Madagascar

Ordine

Perciformes
Famiglia Cichlidae
Genere Paretroplus
Specie P. kieneri

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/nuccore/58199186?report=fasta

>gi|58199186|gb|AY662823.1| Paretroplus cf. kieneriACGAAGAAAAAAGTCTTTGAGAATGACTCATTAATGTTTTATGCTGAGGTATTTGGCCTACCTTCCCCTGAGGTGAAGTGGTTCTGCAACAAAACCCAACTGGTGGCAGATGAGAGAGTTACAATGGAACGAGATGGTGACAGTATCTCGCTCAAAATTCACAGTGTCACTAAAGCTGACCAGGGAGAGTATATTTGTGAGGCTGTGAACTATGTTGGAGAAGCCAGAAGTGTTGCTTTAGTGGTAGTTGTATCACAGGAAGTGCGATTCATGCCTGCCCCACCTGCTGTCACCCATCAGCATGTGATGGAGTTTGATGTGGAGGAAGATGACTCTTCTCGTTCACCGTCTCCTCAAGAGATTCTGCTTGAAGTAGAGCTAGATGAAAGTGAAGTCAAAGAATTTGAGAAACAGGTGAAAATCATCACTATACCTGAGTACACAGCTGACAACAAGAGCATGATTATATCTTTGGATGTATTACCGAGTATTTATGAGGAGGGTG
C) Paretroplus polyactis: acque dolci Madagascar

Ordine

Perciformes
Famiglia Cichlidae
Genere Paretroplus
Specie P. polyactis

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/nuccore/58199202?report=fasta

>gi|58199202|gb|AY662831.1| Paretroplus polyactis TMOACGAAGAAAAAAGTCTTTGAGAATGACTCATTAACGTTTTATGCTGAGGTATTTGGCCTACCTTCCCCTGAGGTGAAGTGGTTCTGCAACAAAACCCAACTGGTGGCAGATGAGAGAGTTACAATGGAACGAGATGGTGACAGTATCTCGCTCAAAATTCACAGTGTCACTAAAGCTGACCAGGGAGAGTATATTTGTGAGGCTGTGAACTATGTTGGAGAAGCCAGAAGTGTTGCTTTAGTGGTAGTTGTATCACAGGAAGTGAGATTCATGCCTGCCCCACCTGCTGTCACCCATCAGCATGTGATGGAGTTTGATGTGGAGGAAGATGACTCTTCTCGTTCACCGTCTCCTCAAGAGATTCTGCTTGAAGTAGAGCTAGATGAAAGTGAAGTCAAAGAATTTGAGAAACAGGTGAAAATCATCACTATACCTGAGTACACAGCTGACAACAAGAGCATGATTATATCTTTGGATGTATTACCGAGTATTTATGAGGAGGGTGTCTACGAGGAGGGCG

POMACENTRIDAE

D) Abudefduf saxatilis: acque salate Caraibi Africa

Ordine

Perciformes

Famiglia

Pomacentridae

Genere

Abudefduf

Specie

A. saxatilis

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/nuccore/58199170?report=fasta

>gi|58199170|gb|AY662815.1| Abudefduf saxatilis TMOATCAAGAAGAAAGAGTTTGAAAATGATTCGCTGACATTTTACGCCGAGGTGTTTGGCCTGCCGTCCCCTGAGGTGAGGTGGTTCTGCAACAAAACCCAACTGGTGGCAGACAAGAGAGTTACGATGGAGAGAGACGGTGACAGCATCTCGCTAACAATTCACAACATCACGAAGGCCGACCAGGGAGAATACATCTGTGAGGCTGTGAACTATGTTGGAGAAGCCAGGAGCGTCGCTTTGGTGGTGGTTGTATCGCAGGAGGTGAGGTTCATGCCGGCTCCACCTGCCGTTACCCATCAGCACGTGATGGAGTTTGATGTGGAGGAGGACGACTCCTCTCGTTCTCCATCCCCTCAGGAGATTCTGCTCGAAGTGGAACTGGATGAAAATGAGGTGAAAGAATTCGAGAAGCAGGTTAAGATCATCACCATTCCTGAGTACACGGCCGACAACAAGAGCATGATCATCTCTCTGGACGTGTTGCCGAGTC
Species 1 Species 2 Dist
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gi|58199174|gb|AY662817.1| Etroplus suratensis gi|58199170|gb|AY662815.1| Abudefduf saxatilis TMO 0,197
gi|58199186|gb|AY662823.1| Paretroplus cf. kieneri gi|58199202|gb|AY662831.1| Paretroplus polyactis TMO 0,004
gi|58199186|gb|AY662823.1| Paretroplus cf. kieneri gi|58199170|gb|AY662815.1| Abudefduf saxatilis TMO 0,193
gi|58199202|gb|AY662831.1| Paretroplus polyactis TMO gi|58199170|gb|AY662815.1| Abudefduf saxatilis TMO 0,187

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CICLIDI E CIPRINIDI due interessanti storie evolutive e comportamentali ed un primo approccio di analisi GENETICAultima modifica: 2015-12-30T21:19:08+01:00da roberto2109
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