Quando i conti non tornano…..

Quattro numeri ed un pò di semplice aritmetica (al bando i complicati modelli matelmatici) ma … i conti non tornano:

  • 400.000 dichiarazioni dei redditi sopra i 100.000€
  • La gestione di un auto in media comporta una spesa pari al 10% l’anno del netto di reddito.
  • Entro i 99.999 € lordi (c.a. 60.000 netti) il budget medio speso per la gestione di un’ autovettura, per 20.000 km/anno sarà pari a c.a.: 3.000€ (1.600 litri di carburante) + 1.000€ (assicurazione + bollo) + 1.200€ (manutenzione / tagliandi, quota gomme, imprevisti esclusi) + 2.500€ (ammortamento investimento in 6 anni) =7.700€ (TOTALE)

Anche se con conteggi cautelativi, siamo a circa il 12% del reddito netto, ma se il reddito è inferiore si sale a percentuali magiori (il conteggio tiene conto dei costi medi per una vettura 1.2-1.6 cc).

Quindi, ricapitolando, se hai un reddito sotto i 99.999€ al massimo potrai permetterti una vettura 1.2cc o se tiri un po la cinghia anche una 1.6cc.

Ma quali soni i conti che non tornano o …. che non si vogliono far tornare?

Semplice, teniamoci larghi ed assumiamo che anche se con redditi sotto i 100.000 ci si possa anche permettere una vettura 2.0L (Vettura che “angraficamente” hanno una cilindrata di 1998cc o giù di lì) come alcuni modelli dell’Alfa 159 o BMW classe3 o Mercdes classe A ecc., tutte vetture di cilindrata, seppur di un solo cc, rientrano nella classefino a .  inferire ai 2.000 CC.

Ed ecco i conti che non si vogliono affrontare, pur nella loro semplicità.

Dati ACI: Le vetture IMMATRICOLATE CIRCOLANTI di cilindrata superiore ai 2.000 cc (usualmente > 2.2cc, vetture della classe BMW classe 5/7, Porche, Hammer, Toyota (top-class), Volvo (top-class) ecc. In genrere gran parte dei grandi Suv, sono CIRCA 2.700.000 (http://www.aci.it/laci/studi-e-ricerche/dati-e-statistiche/annuario-statistico/annuario-statistico-2012.html – tabella 16)

Per 400.000 contribuenti che dichiarano più di 100.000€ lordi/anno di reddito 2011 (http://it.finance.yahoo.com/notizie/reddito-medio-professionisti-2011.html) i conti tornano, ma per i restanti 2,3milioni?

Ecco come fare un semplice accertamento “fai da te (visto che l’agenzia delle entrate pare non abbia il tempo per pensarci, forse è un modello troppo semplice e gli … UCAS non avrebbero da lavorare?)”:

1) prendi il numero di targa di una vettura palesemente di cilindrata over 2L;

2) via internet con meno di 10 euro ne verifichi il possessore;

3) via internet verifichi la qualità di vita del possessore dell’autovettura e se sei incappato in un DG di qualche azienda pubblica o privata (non esistono DG o primari con redditi al di sotto dei 100.000€), niente male ed allora riparti dal punto 1), in caso contrario, passi al successivo punto 4);

4) vai all’agenzia delle entrate (o agenzia di servizi) e chiedi una visura della dichiarazione del possessore dell’auto.

Attività tutte automatizzabili (grazie al codice fiscale o partita iva sempre registrati al PRA). Non comprendo perchè non le si voglia automatizzare, forse perchè 2.3 milioni di evasori sono sempre un bel pacchetto di voti o mi sbaglio?

Ma quanto può valere un’indagine sui possessori di vetture di grossa cilindrata? Immaginiamo che i 2.2 milioni di evasori si attestino su redditi lordi medi pari a  120.000€ / anno (stima “eccessivamente” cautelativa ancorchè MEDIA!)

Le tarsse corrisposte, mancanti, sarebbero pari a:

 2.2 milioni (evasori) * 120.000 (reddito lordo) * 0,4 (tassazione media)

=

oltre 105 MILIARDI di EURO l’ANNO !!!!!

L’IMU rappresenta circa 1/5 di quanto recuperabile con l’indagine proposta!(“IMU, GOVERNO CONFERMA GETTITO COMPLESSIVO DI CIRCA 21 MILIARDI DI EURO ” – http://www.governo.it/Presidente/Comunicati/dettaglio.asp?d=68082).

P.S. Se l’auto è intestata ad una persona giuridica, no provlem, basta una semplice verifica “on line” presso il sito della camera di commercio.

Quando i conti non tornano…..ultima modifica: 2013-01-01T17:50:00+01:00da roberto2109
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