Astri e particelle: calcolo della velocità della luce

astri e particelle velocità luce.JPGDurante il convegno del 28/1, tra i vari argomenti, mi ha colpito l’illustrazione di come nel  1676  Ole Romer è arrivato a determinare in modo molto aderente alla realtà, la velocità della luce.

Gia Galileo Galilei, sul finire del 1500 percepiva che la velocità della luce, da sempre immaginata “istantanea“, fosse anch’essa legata alla regola di spazop/tempo e pertanto avesse una sua  propria velocità.

I suoi tentativi caparbi tentativi non portarono ad alcun risultato, i mezzi disponibili non gli consentivano di “cronometrare” i tempi di percorrenza della luce su tragitti, seppur dell’ordine di qualche chilometro, troppo brevi data l’elevata velocità della luce.

Ma fu proprio lui, con l’invenzione del telescopio a fornire ad Ole Romer lo strumento per calcolare, cento anni dopo, la velocità della luce.

Ecco di seguito la sorprendente spiegazione che rivela l’importanza di una tecnica che i tempi moderni ci stanno sempre più limitando:l’OSSERVAZIONE.

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Ole Romer, matematico, grazie al telescopio di Gelilei, fu attrato dall’osservazione di Giove e dalle sue lune che periodicamente andavano in eclissi.

Come matematico, non poteva non esimersi dal calcolare i tempi di eclissi e dopo numerose osservazioni, rilevo che i tempi di eclissi erano disomogenei.

Il tempo in cui una delle lune sarebbe dovuta restare oscurata da Giove, sarebbe dovoto restare costante per ciascuna eclissi (la velocità di rotazione della luna attorno a Giove, così come nel caso terra/luna, è costante), ma ciò non accadeva, o meglio nel periodo dell’anno in cui la terra era più vicina a Giove, i tempi erano più brevi rispeto alle misurazioni effettuate quando la terra si trovava più distante da Giove.

Rilevata la COSTANZA di tale diversità ne dedusse che era la distanza (stavolta talmente grande da poter consentire misurazioni attendibili) che influenzava i tempi di misurazione: maggiore era la distanza Giove-Terra e maggiore era il tempo che la luce impiegava per arrivare sulla terra, ergo la luce non era ISTANTANEA, ma come aveva intuito Galileo Galilei, aveva una sua, seppur fulminea, velocità.

Per un matematico fù poi un gioco molto semplice calcolare, con un errore, trascurabile per quell’epoca, la velocità della luce in 300.ookm/sec.

Astri e particelle: calcolo della velocità della luceultima modifica: 2010-01-30T21:42:06+01:00da roberto2109
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